All’epoca in cui Figuier scriveva questo bel libro, la popolazione mondiale veniva stimata, secondo Jean d’Omalius d’Alloy (1783-1875), 1,2 miliardi di individui (secondo altri 1,3) così ripartiti: razza bianca 404 mio, razza gialla 477 mio, razza bruna 215 mio, razza rossa (le 2 Americhe) 10 mio, razza nera 76 mio , altri (meticci, mulatti ecc.) 18 mio. Da allora la popolazione mondiale è cresciuta secondo una curva esponenziale sovrapponibile a quella della concentrazione di CO2 nell’aria. Ma mentre di quest’ultima e dei conseguenti cambiamenti climatici si parla molto, su quella non si spende una parola quasi fosse un tabù. Eppure nel 2000 eravamo già arrivati a 6 miliardi e alla fine del 2022 abbiamo raggiunto gli 8 miliardi, essendo in continua ulteriore crescita.