Il 29 maggio 1919 due spedizioni inglesi dirette da A.C.D. Crommelin a Sobral (Brasile) e da A.S. Eddington all’isola del Principe nel golfo di Guinea, in occasione di una eclissi di sole totale, diedero conferma dello spostamento apparente di una stella nel cielo quando la sua luce rasentava il bordo del sole oscurato, in accordo con le teorie di Einstein. Il fatto ebbe risonanza mondiale e negli anni immediatamente seguenti uscirono diversi libri di divulgazione, tra cui questo del fisico tedesco Harry Schmidt(1894-1951) la cui traduzione italiana per Hoepli ebbe in meno di un anno ben 3 edizioni. Ma non tutti rimasero convinti dalle teorie di Einstein. Nel 1923 uscì un libro dissacrante intitolato “Einstein e la commedia della Relatività” di Giuseppe Casazza, filosofo della scienza, che contiene frasi del tipo: “Trattasi di vergogna storica” – “Tocca i vertici del ridicolo” – “Trucco che non ha esempio nella Storia della Scienza” e così via. Forse non molti anni dopo si sarà pentito della figuraccia.
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