Prodotto a Torino dalla “Società degli Apparecchi Elettro-galvanici” negli anni venti del XX° secolo, impiega l’azione diretta della corrente elettrica continua fornita da una batteria di 12 pile per un totale di 18 Volt, regolata attraverso un reostato da 28000 ohm (in alto) e letta su un “indicatore di corrente” da -6 a +6 mA (a sin). A destra vi è l’invertitore di polarità. Questo dispositivo è considerato il precursore degli apparecchi per ionoforesi perchè l’elettricità agiva sull’organismo attraverso tamponi bagnati con acqua salata o addirittura attraverso l’immersione di mani o piedi in bacinelle collegate con appositi elettrodi all’ apparecchio. Dimensioni della cassetta chiusa cm 36 x 27 x 27.
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